Oltre ai requisiti minimi necessari che dovete possedere per poter aprire uno studio dentistico di vostra proprietà e all’iter burocratico che ci fa sempre dannare un po’ per tutto, è essenziale anche capire nella pratica quali sono gli step da seguire per aprire la tua attività dentistica. Nelle prossime righe quindi ci addentriamo nell’argomento pensando a come organizzare il nostro studio dentistico in modo da non dimenticarci nulla e renderlo il più completo possibile.
Se sei un dentista iscritto all’Ordine regolarmente e vuoi avviare una tua attività, allora dovrai seguire i seguenti passaggi proprio in questo ordine.
Redigere un business plan
Si tratta di uno step che vale per l’apertura di ogni attività, il business plan ti permette di avere una panoramica completa su tutti i costi che dovrai sostenere, ma anche di accontentare la banca quando andrai a chiedere un prestito per l’investimento, infatti spesso lo chiedono per essere sicuri.
Questo documento deve contenere l’analisi del mercato in questione, la potenziale utenza, i costi fissi e quelli variabili, gli investimenti da fare, le previsioni sullo stato patrimoniale, le azioni di marketing e le previsioni sul conto economico.
Pensare al locale
Per quanto riguarda il locale che affitterai e in cui svolgerai la tua professione, dovrai considerare due aspetti fondamentali, ossia la metratura e la posizione dell’immobile.
Questi due fattori non possono essere trascurati, infatti per offrire i servizi minimi ai tuoi clienti serviranno spazi abbastanza ampi e almeno cinque locali, di cui una sala d’attesa, uno studio, una sala per gli interventi, uno spogliatoio e i servizi igienici.
Oltre alla struttura dell’immobile stesso, dovrai considerarne la posizione per capire che direzione potrebbe prendere il tuo business in base alle caratteristiche dei dintorni. Come forse saprai, alcuni vantaggi come la presenza di un parcheggio potrebbero incentivare più persone a scegliere il tuo studio perché non hanno tempo di cercare posto per la macchina in giro, magari con il traffico e dopo una giornata di lavoro faticosa. Oltre a ciò, altri aspetti come la densità media del comune in cui si trova l’immobile e il livello di concorrenza presente nei dintorni faranno di sicuro la loro parte.
L’arredamento e le attrezzature
Oltre ai costi d’affitto dell’immobile, anche l’arredo e le attrezzature necessarie per svolgere la tua professione sono una voce di costo da non dimenticare assolutamente. Per quanto riguarda l’arredo dovrai pensare a tavoli, sedie, scaffali e mobilio vario che completino il tuo studio e la sala d’attesa in modo che siano ambienti accoglienti per i clienti.
Le attrezzature con cui riempirai il tuo studio invece sono un discorso a parte perché ancora più importanti. Partendo dal riunito odontoiatrico, dovrai pensare alla classica poltrona su cui si accomoderà il paziente, il vassoio, il pedale, le lampade essenziali, lo schermo, la faretra e anche altri elementi come l’aspira saliva, la sputacchiera e il rubinetto.
Oltre alle attrezzature sopra citate, in ogni studio odontoiatrico ne sono presenti anche molte altre, come le unità radiografiche, le macchine miscelatrici e i gelatinatori, il laser e il termo disinfettatore. Ciascuno di questi elementi, come ben saprai, ha un costo non indifferente, quindi fai bene i conti per capire l’investimento da fare.
Se dovessi avere bisogno per organizzare il tuo studio, soprattutto per le stanze più importanti in cui svolgerai gli interventi, puoi rivolgerti direttamente a chi si occupa di progettazione sale operatorie per ambulatori odontoiatrici e chiedere una consulenza personalizzata.
Scegliere il personale
Passaggio da non sottovalutare, infatti in uno studio dentistico sono diverse le figure che non possono mancare.
Oltre al dentista stesso, dovrai assumere qualche assistente, un addetto all’amministrazione, un addetto ad accogliere i pazienti e qualcuno che svolga il ruolo di segretario per prendere gli appuntamenti e incastrare tutto.