Il sangue viene pompato nelle Arterie, i grossi vasi che portano il sangue dal cuore verso la periferia, per farlo giungere in ogni minimo distretto del corpo. Per ottenere questo indispensabile risultato il sangue deve essere spinto con una certa forza ma poi deve anche tornare e per vincere la forza di gravità che tende a trattenere verso il basso il sangue che non ritornerebbe altrimenti al cuore, occorre applicare un’altra forza.
Le vene sono dotate al loro interno di valvole che impediscono il ritorno verso il basso del sangue già risalito, altrimenti si formerebbe un ingorgo sanguigno, una stasi nelle zone più basse del corpo. Possiamo dividere la Pressione sanguigna o più precisamente Pressione Arteriosa in due diversi valori:
- La Pressione massima (detta anche sistolica)
- La Pressione minima (o diastolica)
Possiamo approssimativamente considerare queste due pressioni come una, la sistolica, corrispondente alla forza con cui il cuore, con la contrazione del ventricolo sinistro spinge il sangue nelle arterie mentre la Diastolica è dovuta alla contrazione del ventricolo destro e corrisponde alla forza di richiamo del sangue.
Da cosa dipende la Pressione
Sono così tanti i fattori che incidono sulla pressione che anche il più bravo medico che puoi trovare difficilmente riuscirà a capire il reale motivo dell’alterazione della Pressione arteriosa, sia minima che massima. In molti casi dipende semplicemente dall’avanzare dell’età che provoca un irrigidimento, una perdita di elasticità delle arterie che, quindi, non attenuano più il picco di spinta del cuore.
In molti altri casi si tratta di depositi di colesterolo all’interno delle arterie, che occludono parzialmente la stessa e per principio fisico, se fai passare una stessa quantità di liquido nello stesso tempo all’interno di un tubo, tanto più stretto è il tubo, tanto maggiore sarà la pressione che viene a realizzarsi,. E’ un principio che esula dallo stretto campo medico, qualsiasi idraulico lo sa.
Anche un funzionamento anomalo del rene e del surrene o della tiroide hanno effetti sul livello della Pressione Arteriosa. Parleremo dunque di Pressione arteriosa anomala secondaria se si riesce a riferirla ad una causa precisa che la provoca, si tratterà di anomalia della pressione primaria o essenziale se non si trova una causa che la giustifichi. In particolare si dice Ipertensione se la pressione è oltre ai livelli normali, ipotensione se è al di sotto.
La pressione massima si considera normale se rimane in un campo compreso tra 120 e 140 mentre la minima non dovrebbe scendere al di sotto di 70 e non andare oltre 90. La credenza popolare secondo cui la pressione giusta è quella che corrisponde a 100 + gli anni non è giusta. Con l’aumentare dell’età aumenta leggermente la tolleranza, il valore cui cominciare ad allarmarsi ma il limite, per la minima non dovrebbe comunque mai andare oltre 90. Se si seguisse la regola popolare un ottantenne dovrebbe avere una massima di 180 e questo non va assolutamente bene.
Cosa Fare se hai la minima alta
Molti farmaci sono in grado di alterare la pressione ma molto dipende dallo stile di vita. Per prima cosa occorre tenere sotto controllo il Colesterolo, ridurre l’uso del sale e possibilmente ridurre anche lo Stress, una delle principali cause di pressione alta, soprattutto la minima. Evitare anche bevande a base di caffeina e Teina, preferire tisane rilassanti come ad esempio il Biancospino.
Parlane comunque con il medico che quasi certamente, se l’alterazione della pressione diventa pressoché costante, inserirà in terapia un farmaco per mantenere la Pressione su livelli normali. Molto probabilmente il medico ti ordinerà delle analisi per indagare su possibili cause del rialzo della pressione.